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Regione Puglia |
CELLE DI SAN VITO (FG) |
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PROVINCIA: |
Foggia |
RESIDENTI: |
223 |
ALTITUDINE: |
726 m |
VICINO A: |
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>
Troìa
(24 km)
> Lucera (33km) |
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Il franco-provenzale fra passato (glorioso) e
futuro (incerto)
Guai a chiamarlo dialetto il franco-provenzale.
“E’ una vera e propria lingua quella che
parliamo qua”, spiega orgogliosamente Achille
Mario Cocuzzi, sessant’anni, medico di base a
Foggia e sindaco di Celle San Vito. E come
dargli torto? C’è anche una legge, la 482/99 che
inserisce il franco-provenzale fra le minoranze
linguistiche italiane. Semmai la cosa strana è
che non ci troviamo in Valle d’Aosta ma nelle
montagne dell’entroterra foggiano, quasi al
confine con l’Irpinia......[continua] |
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PERSONE |
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La maestra Agnesina Minichello
legge una poesia in lingua
franco-provenzale: il video
Clicca sull'immagine per vedere
il video. |
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I sogni (imprenditoriali) di
Maria
Maria Marchese, cinquantuno
anni, è una donna di polso. Ha
lenti che le ingrandiscono gli
occhi, sorride il giusto e parla
col piglio deciso di chi sa quel
che vuole. Fa la contadina su un
ampio podere che domina il paese
dall’alto. Su quel fondo ci è
nata e su quel fondo cerca di
far crescere i propri sogni. “Se
vuoi costruirti qualche cosa
devi darti da fare, senza
aspettare l’aiuto di nessuno”.
La ripete spesso questa frase e
si capisce che ne ha fatto il
proprio manifesto esistenziale.
Probabilmente il concetto le è
ben chiaro già da quando era
bambina........[continua] |
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Antonio: pendolare con l’Emilia
Antonio, il figlio maggiore di
Maria, ha ventun’anni, lo
sguardo sveglio e una Golf 4x4
sempre tirata a lucido. Ha
cominciato a guadagnarsi la
pagnotta lontano da casa a 18
anni, apprendista meccanico in
un’officina Iveco di Lorato.
Adesso invece lavora a Reggio
Emilia, dipendente, assieme al
padre Giovanni, di una ditta di
escavazioni. Il cuore e la testa
però rimangono a San Vito, anche
perché Antonio e Giovanni sono a
tutti gli effetti dei
pendolari........[continua] |
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"Poca privacy, ma se lo fai
lecito...."imbattibile”
Patrizia trotterella senza sosta
da un tavolo all’altro. Non
porta solo pietanze. E’ una vera
ostessa, anche se il nome,
evocatore di stazze
mastodontiche e mascoline, cozza
con la corporatura esile e
scattante. Fra una portata e
l’altra si ferma a chiacchierare
con i clienti, che ovviamente
conosce tutti. “In
un paese così piccolo è chiaro
che tutti sanno tutto di tutti,
ma se lo fai lecito, se non hai
niente da nascondere, che
problemi ci sono?”, ride.......[continua] |
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Pale eoliche come funghi
"Lo
so che quelle pale messe un po’
dappertutto sono un pugno
nell’occhio", spiega il sindaco
Achille Mario Cocuzzi. "Però me
le sono trovate e adesso l’unica
cosa possibile è cercare di
ricavarne il maggior beneficio
possibile. Ad esempio abbiamo
appena vinto un contenzioso con
le società proprietarie per
fargli pagare l’ICI. Sono o non
sono impianti produttivi
quelli?” Per i soldi che
dovrebbero entrare a seguito del
contenzioso il sindaco ha già
un’idea.......[continua] |
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La devozione laica alla
“Contessa”
Il Santo Patrono di Celle è San
Vincenzo Ferrer, che si
festeggia il 13 agosto, con
tanto di processione e fuochi
d’artificio. Come tradizione
vuole. Ma in paese esiste
un’altra figura oggetto, a suo
modo, di laica devozione. Per
tutti è la “Contessa”, una
figura sfumata dai “si dice” e
da qualche confuso ricordo.
Alcuni punti fermi nella vita di
questo personaggio però ci sono.
E’ certo che morì a Celle San
Vito il 9 marzo 1916......[continua] |
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